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venerdì 22 febbraio 2008

L’ Angèlo, L’ Oca ‘e presepi e La “Trieste”

Questa poesia e' stata composta per ringraziare la Nobile Contrada dell'Oca di Siena
la quale mi ha ospitato per la Mostra dei Presepi dell'Angelo nel S.Natale del 2005

Un ricordo che rimarrà sempre con me .....

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M’arri’ordo gl’era di giugno sotto un grande solleone,
‘uando ‘n riva ar mare ‘ncontrai tal Carmelo n’sulla spiaggia ar “Calambrone”;

dissi: son l’Angèlo, ‘r figliolo der sor Lauro e della Renza,
e fu lì guasi per caso, che ‘nviò l’amicizia e si fece ‘onoscenza;

fra du’ chiacchere e discorsi, s’inviò a parlà di Siena,
mentre ‘r tempo lì passava, sempre ‘n piedi, mi ci prese ‘r mal di schiena;

disse Lui, o carissimo, sai che stò nella Nobile Contrada, ocaiolo: son dell’Oca,
tutto preso dar fervore e parlava fin’acchè la su’ voce venne fioca;

mah, dissi io, sarà forse un segno der destino, ma un Presepe sono a fà,
che der “papero” ha sembianze e ne denota la beltà;

fu così che fei proposta; ‘uando hai un’oretta in libertà,
piglia la supe’strada, sorti a Cascina e a San Giovanni viemmi a trovà;

detto fatto ‘r giorno dopo arrivò cor signor Vago di buon mattino,
pe’ fa le foto a’ Presepi, ma aimè della “macchina” e si ruppe ir rullino;

allora, visto ‘r guaio accaduto, gli detti le mi’ foto,
Lui le portò ‘n visione a Siena e come per magia tutto si mise ‘n moto;

proposi di fa una mostra de’ Presepi, donando quello dell’Oca alla ‘ontrada,
e ‘r consiglio l’approvò e pe’ andà a Siena mi si offrì la strada;

m’arri’ordo che quando ‘r Carmelo mi disse, lo sai: fai du’ giorni in Fontebranda,
cor cellulare ‘n macchina e dalla ‘ontentezza detti un urlo che mancò po’o si sbanda;

o Rossè… ma ci pensi, s’è avverato un sogno, porto ‘e Presepi a Siena,
e scoppiavo dalla gioia ‘he parevo l’Arno ‘uando gliè ‘n piena;

poi sbollito l’entusiasmo e carmatimi i bollori,
‘nviai a pensà alle ‘ose da fà e mi presero e fortori;

i Presepi un han mi’a gambe, fino là chi ce li porta? Un ti preoccupà che c’è di peggio,
basta tirà fori l’euri e si trova da Giacomino un ber camio’ a noleggio;

smonta, ‘mballa, foto’opie, lo’andine, rompo l’anima ar Carmelo,
troppe son le ‘ose da fà ‘he ‘o rischiato l’esaurimento, c’è mancato un pelo;

poi finarmente giunge ‘r dì della partenza,
meno male perché dalla tensione un reggevo più la pazienza;

giunti a Siena, cor permesso alle nove di mattina,
e si scari’a alla “Trieste” ar cinquantasette di Via Santa Caterina;

con l’aiuto der Bonetto, der Panelli e di Donata,
i Presepi prendon vita e la mostra gliè addobbata;

un fò per dire ma mi sembra faccia figura,
ora si prova la musi’a e poi gliè davvero tutto pronto, e passata è la paura;

tutti a casa, buonanotte, un po’ di riposo, ma il domani già pregusta il suo “diluvio”;
infatti ir sabato piove a dirotto, grazie tante Giove pluvio! ;

frattanto inizia a venì la gente e si sprecan di commenti,
i Presepi son garbati e mi fanno ‘e omprimenti;

e si cena ‘ui ‘n Contrada con la birra e la pizzata,
poi si dorme su ar “Toscana”, un piove più, ma la strada gliè bagnata;

pe’ domani spero tanto ‘he ci sia finalmente un po’ di sole,
ma all’alba rischizza di già e anco la domeni’a è pioggia e nuvòle;

ma ir Perin” non si scoraggia, fra po’o rivan amici e parenti,
eh, se si potesse mangià riuniti si sarebbe più contenti;

Lì ‘n cucina, scusate, permettete una domanda ?
Si sarebbe una diecina, ce la dareste una pastasciutta qui ‘n Trieste ‘n Fontebranda ?

La Signora prende atto e presto ‘nforma ‘r Presidente,
e ‘r gentilissimo Carletti prontamente all’ospitalità acconsente;

poi, mi ci vorse la mi’ faccia…, dissi siamo ir doppio, o ragazzi che si fà ?? ,
e s’andrà a comprà più roba da mangià, un vi dovete sgomentà;

e così s’andiede a tavola in venti con primo, se’ondo e vino,
poi ‘r dorce, ‘r caffè e a quarcuno anco ‘r grappino;

son contento, mamma mia, ‘uesta Gente gliè speciale veramente,
poi infine, ‘uando gli chiesi ‘r conto un vorsero mi’a niente ! ;

pe’ dir grazie un v’è parole, grazie Società Trieste, grazie Oca, grazie di cuore;
porterò con me ir ri’ordo di Voi tutti con amore;

a Marco, Carmelo alla Sig.ra Gabriella, faccio l’Auguri a Voi e alla Nobile Contrada,
e che l’anno novo Vi porti a vince ‘r Palio spianandovi la strada;

Oh, promesso, ‘r prim di luglio si viene a cena a fa un po’ di baldoria,
sperando si porti bene e di ritornà pe’ la cena della Vittoria;

Viva la Trieste in Fontebranda, Viva l’Oca, con le “altre” un v’è paragone,
spero tanto che ‘r due di luglio o ‘r sedici d’agosto l’Oca stacchi ‘r drappellone !!!
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Ps./ Il Lunedì mattina quando venni a rititare i Presepi, la bella Siena mi si presentò con il sole !
Quando uscii dalla “Trieste” con il Presepe nella Chitarra tenuto in mano (gli altri erano già stati caricati sul camion…..) stavano passando proprio in quell’attimo degli inglesi lì in Via S.Caterina e una lady molto distinta si soffermò a guardarla dicendo: Beautiful, very good…richiamando l’attenzione del suo gruppo di turisti
alchè gli dissi : oh “citta” ("bimba" in senese....),facile eh, oggi c’è ‘r sole…avevi a venì ieri così “ l’avresti visti “ !!!!
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PER LA CRONACA : IL MIO AUGURIO SI E' FORMALMENTE REALIZZATO

IL 16 AGOSTO 2007

QUANDO LA CONTRADA DELL'OCA HA VINTO IL PALIO DELL'ASSUNTA !!!

CLANGIT AD ARMA

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