http://errantolodercastellare.blogspot.com

venerdì 22 febbraio 2008

Ir mi' Monte a Sa'Jacopo (all'ariabona)

Quando ho un po' di tempo libero (...poco a dire il vero.....) esaurisco subito il bonus ar mi monte con casottino e 145 piante di olivo a San Jacopo di Vicopisano in Loc.Grifione ribattezzato da mi pa':
"all'aria bona"...per òra...
Situato in collina a mt.150 sul livello del mare, domina sulla piana da Bientina,
Calcinaia, Pontedera fino a San Miniato.
Spesso quando giù c'è nebbia, su splende il sole.
Certo non son tutte rose e fiori (ci sono anche quelli....ma....) perche' il bello, va mantenuto con un dispendio di energie fisiche ed economiche non indifferenti...
(tagli dell'erba, potature,raccolta delle olive ecc.) pero' forse il "gioco" vale la candela...
almeno finacchè ce la fo'.... poi si vedrà...

-------------------------------------------------------------------------------------

IR MI' MONTE A SA'JACOPO (all'ariaboma)

Ir mi babbo come e ‘omuni mortali c’ha tanti defetti ma una ‘osa l’ha ‘mbroccata perdavvero
‘uando ‘ompro’ quer pezzetto di monte co’ l’ulivi a Sa’Jacopo ci vide bene e son sincero !

Gliè passato un anno e via, m’arri’ordo ero po’o più d’un ragazzotto
e a quer tempo un c’era mi’a ‘r frullino, pe’ l’erba nonno Cesarino e usava ‘r furlanotto;

la stradina che montava oggi e’ asfartata e si raggiunge facirmente
ma a quer tempo gliera sterrata e un ci passava tanta gente;

oggi gliè un viavai di ‘acciatori per un di de’ podisti
e ogni tanto senti degli sbuffi, cor fiatone in salita vanno i cicristi !

Una rusti’a casetta ritta sur poggio vedi con un piccolo terrazzino
drento ‘uando gliè ‘nverno co’ l’amici s’accende ‘r fo’arile e si be’e un ber gotto di vino.

‘uando e rivi nella piazzolina ar confine co’ Arnardo,
se vedi ‘r camino fummà gliè ‘r segnale che ner forno c’è la stiacciata ar cardo;

ma prima se butti l’occhio dove ‘resce la mimosa un cartello la vista dona
e semo ar casotto der Rio Griffione denominato “Allariabona”;

in effetti qui l’ossigino di si’uro un manca, e c’e’ ‘r bosco a fa’ da pormone
e ir verde cresce bello e forte e ogni sorta di fiori ir monte compone,

sicchè l’api volando ‘n processione fanno la spola alle ‘orolle
e fra le celle ‘r miele s’accumula nelle casette appoggiate sur colle.

Alla stagione nder viottolino sotto i pinacchiotti inviano a spuntà i funghi,
ma e ‘ncomincia la raccorta dell’ulive, movemosi che i giorni un son più così lunghi !!

La prima ‘osa che ancora oggi m’attrae e lì mi chiama
gliè la bellezza der paesaggio che s’ammira di lassù; lo stupendo panorama;

ma tenè tutto in ordine e pulito è impresa ardua, ma non ti devi lagnà
e si sa, se vòi vedè ‘r frutto, cor sudore della fronte te lo devi guadagnà !

E ogni tanto e ti piglia lo sconforto e la voglia di piantà tutto, prende ‘r sopravvento;
come quando quer furfante alle spalle mi rubbò ogni’osa e mi presse lo spavento !

Però mi viene sempre a mente la mi’ bimba piccina con quer tale che un voleva ‘n tende
gni disse no signore, no signore ! : ir monte è der mi babbo e un si vende !!

E forse è stato un bene e la risposta qui non sta;
ma di si’uro l’aria bona un’ha prezzo e ar mercato un si po’ acquistà !

Poi ‘uando la sera d’estate ar fresco ‘nsulla sdraia e tiri un po’ ‘r fiato
guardi le stelle cadenti a San Lorenzo mentre dai l’urtima leccatina ar tu’ gelato;

Quanto tempo c’ho passato qui ar mi monte, ripenso a tutto fra una lacrima e un sorriso,
poi mi di’o ma un gliè stato tempo perso, ne vale’a la pena per quest’angolo di paradiso !

Nessun commento: